Catcalling, di origine inglese, nasce dalla fusione delle parole “cat” (gatto) e “calling” (chiamare) e non è altro che il malcostume di rivolgere apprezzamenti e molestie per strada a donne e ragazze a passeggio. Con la parola catcalling si indicano una serie di comportamenti sgradevoli generalmente indirizzati alle donne da parte di uomini sconosciuti. Si può trattare di fischi, strombazzamenti con il clacson, gestacci, commenti e battute a sfondo sessuale, inseguimenti e offese riguardo all’aspetto fisico. Per alcuni, inoltre, potrebbe essere accostato alla fattispecie prevista all’articolo 660 del Codice penale, ovvero il reato di molestia e disturbo alle persone, punito con l’arresto fino a 6 mesi o con l’ammenda fino a 516 euro. Secondo il dettato normativo le molestie possono avvenire con qualsiasi mezzo e in tutti i luoghi pubblici e aperti al pubblico come, per l’appunto, la strada. Dall’altro lato c’è chi sostiene che questo genere di apprezzamenti non siano affatto “molesti” ma che, al contrario, si traducano in complimenti “innocenti”. Ma – reato o no – la verità è che manifestano una cultura sessista, arretrata e patriarcale. n altri Paesi, invece, lo scenario è differente: in Francia il catcalling è reato dal 2018 e punito con l’ammenda fino a 750 euro. Sanzioni simili in Perù e in diversi Stati degli USA (ad esempio in Illinois) dove esiste una specifica regolamentazione contro le molestie di strada.Il catcalling, inoltre, è punito dalla legge anche in Belgio e in Portogallo. (da Money.it)